DESCRIZIONE: Nella vita ci sono poche ma stabili certezze.
Aver avuto due genitori, dover morire, la forza di gravità, il sole, cose così.
Un’altra certezza è il fatto che
il runner quando corre pensi ai cazzi suoi.La Spaventevole invece ritiene che ogni corridore, di qualsiasi età, sesso, provenienza sociale, abbia un solo e focalizzato obiettivo: stuprarla.
Non esiste altra spiegazione razionale al suo comportamento.
La Spaventevole procede sempre e costantemente nella stessa direzione del runner. E’ una ex-ragazza giovane e sufficientemente piacente ma perennemente insoddisfatta delle sue relazioni. E’ magrolina, tutta ossette e muscoletti.
Al podista in allenamento, anche a quello alle prime armi, basta un solo incontro per essere in grado di identificarla anche da lontano negli anni a venire.
Non appena il runner entra nel suo dominio di influenza, a circa cinquanta metri, inizia ad evidenziare segni di nervosismo che si estrinsecano con piccoli tic nervosi. La sua camminata diventa leggermente irregolare in maniera quasi impercettibile.
Lei non si gira eppure ti sente.
Lei non si volta eppure ti percepisce.
Non cambia direzione.
Non ti taglia la strada.
Anzi. Ti lascia un bello spazione libero in cui proseguire indisturbato il tuo allenamento cardiovascolare.
Tu procedi rilassato senza nemmeno vederla perché sei atleta ed il tuo momento è scandito solo dal sesso tecnologico tra il ricevitore GPS ed il cronometro.
Ma non appena stai per superare questa innocua ragazzotta la Spaventevole ha una reazione inconsulta, improvvisa, come uno spasmo.
Si flette da una parte per schioccare subito dall’altra alla guisa di un ramo portato in tensione e rilasciato di colpo.
Accompagna questo movimento esplosivo, che si conclude frantumandosi sul cofano della prima auto in posteggio, con un “ODDIO!” urlato come se invece di passare un podista alla perenne ricerca della perfezione atletica (ovvero tirare giù quella penosa pancetta incipiente e mantenere un certo decoro nella taglia dei pantaloni) stesse sopraggiungendo Hannibal Lechter dopo l’aperitivo alla velocità di Husain Bolt.
Al primo incontro il podista, riportato immediatamente sul pianeta terra dalle orbite geostazionarie dei satelliti cronometrati, si spaventa pensando che la poverina sia vittima del morso di un Crotalus Atrox.
In realtà della morte della malcapitata non frega un cazzo al runner. Il suo problema di risvegliato dalle nebbie astrali è che il serpente potrebbe essere ancora in zona ed avere zanne sufficienti per oltrepassare la tomaia al carbonite, pagata 148€ perché più leggera di ben un raviolo non condito rispetto al modello del discount.
Lei, ormai stesa sul cofano con l’espressione straziami ma di baci saziami, ti guarda passare mentre tu al primo incontro la vorresti liquidare con un “ma sei rimbambita?” poi, visto che tutto sommato il suo attacco paraepilettico non ha influito sul tuo allenamento, perché infierire?
PROFILO ELETTORALE: centrodestra d’avanspettacolo. Alla
disperata ricerca dell’uomo forte è una nitschiana incompiuta.
PUNIZIONE: perché punire una
povera donna in quelle condizioni nervose? Avere tempo sarebbe da suggerirgli l’amico
psicologo.
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