sabato 28 giugno 2014

I TEMIBILI INCONTRI DEL RUNNER (*): LA SPAVENTEVOLE

ETA' MEDIA: 37

DESCRIZIONE:  Nella vita ci sono poche ma stabili certezze. Aver avuto due genitori, dover morire, la forza di gravità, il sole, cose così.
Un’altra certezza è il fatto che il runner quando corre pensi ai cazzi suoi.
La Spaventevole invece ritiene che ogni corridore, di qualsiasi età, sesso, provenienza sociale, abbia un solo e focalizzato obiettivo: stuprarla.
Non esiste altra spiegazione razionale al suo comportamento.
La Spaventevole procede sempre e costantemente nella stessa direzione del runner. E’ una ex-ragazza giovane e sufficientemente piacente ma perennemente insoddisfatta delle sue relazioni. E’ magrolina, tutta ossette e muscoletti.
Al podista in allenamento, anche a quello alle prime armi, basta un solo incontro per essere in grado di identificarla anche da lontano negli anni a venire.
Non appena il runner entra nel suo dominio di influenza, a circa cinquanta metri, inizia ad evidenziare segni di nervosismo che si estrinsecano con piccoli tic nervosi. La sua camminata diventa leggermente irregolare in maniera quasi impercettibile.
Lei non si gira eppure ti sente.
Lei non si volta eppure ti percepisce.
Non cambia direzione.
Non ti taglia la strada.
Anzi. Ti lascia un bello spazione libero in cui proseguire indisturbato il tuo allenamento cardiovascolare.
Tu procedi rilassato senza nemmeno vederla perché sei atleta ed il tuo momento è scandito solo dal sesso tecnologico tra il ricevitore GPS ed il cronometro.
Ma non appena stai per superare questa innocua ragazzotta la Spaventevole ha una reazione inconsulta, improvvisa, come uno spasmo.
Si flette da una parte per schioccare subito dall’altra alla guisa di un ramo portato in tensione e rilasciato di colpo.
Accompagna questo movimento esplosivo, che si conclude frantumandosi sul cofano della prima auto in posteggio, con un “ODDIO!” urlato come se invece di passare un podista alla perenne ricerca della perfezione atletica (ovvero tirare giù quella penosa pancetta incipiente e mantenere un certo decoro nella taglia dei pantaloni) stesse sopraggiungendo Hannibal Lechter dopo l’aperitivo alla velocità di Husain Bolt.

Al primo incontro il podista, riportato immediatamente sul pianeta terra dalle orbite geostazionarie dei satelliti cronometrati, si spaventa pensando che la poverina sia vittima del morso di un Crotalus Atrox.
In realtà della morte della malcapitata non frega un cazzo al runner. Il suo problema di risvegliato dalle nebbie astrali è che il serpente potrebbe essere ancora in zona ed avere zanne sufficienti per oltrepassare la tomaia al carbonite, pagata 148€ perché più leggera di ben un raviolo non condito rispetto al modello del discount.
Lei, ormai stesa sul cofano con l’espressione straziami ma di baci saziami, ti guarda passare mentre tu al primo incontro la vorresti liquidare con un “ma sei rimbambita?” poi, visto che tutto sommato il suo attacco paraepilettico non ha influito sul tuo allenamento, perché infierire?

PROFILO ELETTORALE:  centrodestra d’avanspettacolo. Alla disperata ricerca dell’uomo forte è una nitschiana incompiuta.

PUNIZIONE: perché punire una povera donna in quelle condizioni nervose? Avere tempo sarebbe da suggerirgli l’amico psicologo.

 (*) Ogni runner, durante l'allenamento, incontra dei loschi figuri lungo la via. Questa rubrica cerca di elencarli tutti.

COPYRIGHT MARCO MARCHIONNI 2014. RIPRODUZIONE RISERVATA. E' VIETATA LA RIPRODUZIONE IN PARTE O IN TOTO SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELL'AUTORE.

I TEMIBILI INCONTRI DEL RUNNER (*): I POSSIDENTI PROLETARI

ETA' MEDIA: 28-35

DESCRIZIONE: I possidenti proletari hanno la caratteristica di procedere al contrario della tua direzione di marcia. Sempre. Anche se tu stai fuggendo dalla cascata piroclastica di un vulcano, loro devono andare in senso inverso. Dove cazzo andranno! I possidenti sono una bella coppia. Lui è piacente, barbetta incolta. Abito casual. Lei un po' più chiatta ma carina. Hanno due problemi: si riproducono in maniera molesta ed i loro genitori hanno confuso il concetto di passeggino da regalare per i nipoti con quello di camion a rimorchio. Lo schieramento tipo della coppia possidente è: doppio passeggino binato IVECO Turbo Daily con agganci automatici, sacchetti della spesa stracolmi di scatolame a bordo tagliente rigorosamente agganciati ai lati per occupare più spazio, lui da un lato, lei dall'altro. Occupazione orizzontale media: 3 metri e ventisette centimetri.

Quando ti avvistano si inarcano a rafforzano la testuggine ed indicare il loro diritto di possedere tutto il marciapiede per la tutela della prole.
Il messaggio dello sguardo di lui è: mentre tu perdi tempo a correre, io trasmetto la genetica della specie.
Quando li individui la reazione dei tuoi peli sul collo è la stessa che ebbe Wyatt Earp arrivato all'OK Corral.
Capisci che il tuo passaggio sarà impedito dal principio generale della fisica sull'impenetrabilità dei corpi.

PROFILO ELETTORALE: centro sinistra ecumenico alla Fabio Fazio. La strada è mia per diritto divino in quanto proletario. Benestante ma proletario.

PUNIZIONE: dando per scontato che non passerai mai a meno di non saltare la coppia con un balzo tipo La Foresta dei Pugnali Volanti, una punizione per i possidenti proletari è argomento solo per runner molto esperti di allenamento all'aperto. Serve una conoscenza del proprio passo, dei propri parametri di velocità e di calcolo degna di un Terminator T1000. Per prima cosa è necessario identificare uno spazio tra due auto posteggiate tra voi e loro che consenta un rapido scarto. Poi aumentare decisamente la velocità come se loro non esistessero. Il messaggio deve essere "sto correndo così forte perchè sovraccarico di oppiacei quindi la vostra presenza mi è ignota".

Noterete nel maschio una reazione di sopravvivenza istintiva. Non è poi così cazzuto come sembra perchè anche lui capisce che un eventuale incidente con un marcantonio drogato che arriva alla velocità di una bici avrebbe conseguenze nefaste sugli eredi e sulla spesa, fattore economico non trascurabile.

Il vostro scopo sarà calcolare talmente bene tempi e spazi da arrivare pochi centimetri prima dello scontro proprio in concomitanza della separazione tra le auto in posteggio, scartare in laterale con la velocità di Michael Jordan ai tempi del College e proseguire la marcia senza rallentare e modificare l'espressione.

Lei arretrerà immediatamente il megapasseggino a rimorchio con gesto protettivo tra lo scampanare dello scatolame.

Lui si preparerà alla rissa ma resterà disarmato dalla vostra espressione che dovrà trasmettere agli astanti esclusivamente il seguente messaggio: "ogni tanto è naturale scartare a trenta all'ora tra le auto per rinforzare le caviglie. Ah, a ploposito, mi è semblato di vedele una famiglia!" come faceva Titti con Silvestro.

Tanto più riuscirete ad accelerare, tanta più paura incuterete sui possidenti proletari e li punirete della loro protervia nel ritenere il marciapiede cosa loro.

(*) Ogni runner, durante l'allenamento, incontra dei loschi figuri lungo la via. Questa rubrica cerca di elencarli tutti.

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I TEMIBILI INCONTRI DEL RUNNER (*): L'UBRIACO

NOME: L'UBRIACO

ETA' MEDIA: 67

DESCRIZIONE: L'ubriaco lo inquadri da circa 100 metri. Lui ti da sempre la schiena e non è dato sapere come e perchè debba sempre andare proprio nella tua stessa direzione. Prima degli 80 metri il bastardo cammina diritto come un drone americano guidato da un giroscopio laser. Ma non appena entri nella sua scia, inizia a deviare verso un lato. Destra o sinistra non importa perché dopo pochi passi, del tutto casuali, egli varierà improvvisamente scartando dal lato opposto. E poi nuovamente di là come un impetroliato di superalcoolici.

Tu, che stai arrivando ansimando come un mantice, cerchi di dare un ritmo al suo rimbalzare destra sinistra per infilarti o di qui o di là ma lui, all'ultimo momento, scoda e ti si piazza in mezzo ai coglioni costringendoti a improvvisi passi di danza tipo gli ippopotami di Fantasia di Disney per evitare di travolgerlo.

PROFILO ELETTORALE: evidentemente elettore di Casini e Tabacci. Non sa dove cazzo andare.

PUNIZIONE: l'urlo di guerra "PERMESSOOOOOOO!" a squarciagola da circa 20 metri incrementando il peso del passo e generando un'onda tellurica tipo Godzilla, rende solitamente inoffensivo il bastardo che si getta da un lato definito in preda al terrore lasciando ampia via di passaggio. Purtroppo tale punizione, su soggetti cardiopatici, può causare premorienza. Sempre utile sorpassare ignorando il morituro mentre si accascia sul cofano dell'auto in sosta nei pressi. Potreste essere coinvolti in spiacevoli adempimenti tipo un processo per omicidio preterintenzionale.

(*) Ogni runner, durante l'allenamento, incontra dei loschi figuri lungo la via. Questa rubrica cerca di elencarli tutti.

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domenica 22 giugno 2014

I TEMIBILI INCONTRI DEL RUNNER (*): FALSOPIANO

ETA' MEDIA: 57

DESCRIZIONE: Potreste pensare che Falsopiano sia quel progressivo cambiamento del terreno che in apparenza procede parallelo al pianeta Terra mentre, al contrario, corrode progressivamente la capacità muscolare dei vostri quadricipiti come se due mastini napoletani vi si attaccassero a morsi.

Sbagliato.

Quello è IL falsopiano.
Invece Falsopiano è uno di noi. Ma bastardo.
Falsopiano è un runner, un podista, uno che ne sa.
Contrariamente a te che ti presenti all’allenamento con un abbigliamento tecnico progettato dai migliori ingegneri della Nike, segretamente collusi con il fornitore della tua carta di credito, Falsopiano indossa una cannottiera marrone scolorita da anni di lavaggi. Un paio di calzoncini di raso bianco con la doppia riga laterale imitazione Adidas, retaggio delle lezioni di ginnastica degli anni 80, calzini ingialliti che si infilano in un paio di scarpe sporche.
Sporche ma tecniche.
Molto tecniche.
Troppo tecniche. Non promettono alcunchè di buono.
Il coperchio è un cappellino con visiera bianco con i bordini strappettati.

Solitamente incroci Falsopiano dopo una mezz’ora buona di allenamento.
Sta arrivando in direzione opposta alla tua ma appena è ad una cinquantina di metri rallenta, descrive con leggerezza un arco di centottanta gradi e riparte nella tua stessa direzione ad una velocità leggermente inferiore alla tua.

Cioè: TI SEMBRA una velocità inferiore alla tua.
Invece no.
Lui è Falsopiano e non va piano per un bel cazzo di niente. Ma te ne accorgi solo dopo perché il tuo primo pensiero è “bene! Ora ho una lepre su cui tarare il mio allenamento. Farò un bell’allungo e me lo toglierò rapidamente dalle balle”.
Falsopiano è dotato di un tagliente sesto senso affilato in anni ed anni di allenamenti su ogni possibile percorso. Egli ti percepisce. Sa che tu sei dietro di lui ad una distanza di 47 metri e, 19 centimetri.
Tu cerchi di avvicinarti ma il suo meccanismo bioelettromeccanico degno di un pipistrello bifronte scatena una produzione di energia eguale e contraria alla tua per cui per quanto ti sforzi di raggiungerlo, lui resta a quella equidistanza infernale.
Nel frattempo tutte le tue energie svaniscono come il sangue di un vampirizzato finchè tu cedi di schianto e lui vola via nel tramonto come Rossella O'Hara. Domani è un altro giorno, per lui. Per te servono tre giorni di recupero.

PROFILO ELETTORALE: Falsopiano guarda la politica dall’alto in basso per cui è certamente un lettore de La Repubblica da circa 30 anni. Temporaneamente renziano non appone alcuna valutazione razionale dei risultati nella sua scelta elettorale. L’importante è l’adeguamento all’elite di quelli che ne sanno. E’ per quello che veste con roba vecchia. Lui dentro di sé sarebbe no global. Purtroppo la sdraio e l’ombrellone a Capalbio hanno sempre quel certo non so che meglio di una tendopoli di Haiti.

PUNIZIONE: punire Falsopiano è virtualmente impossibile. Intanto perché lo devi raggiungere cosa già di per se’ difficoltosissima e poi perché per dargli adeguata punizione dovresti davvero umiliarlo il che vorrebbe dire che la tua preparazione atletica è a livello di Abebe Bikila quindi cosa ci fai dietro Falsopiano? Dovresti essere a Olimpia.
Un’opzione potrebbe essere identificare un portone circa due o trecento metri avanti, dare fondo ad ogni minima stilla di energia per scatenarsi in un allungo ai massimi del consentito cardiaco, superare Falsopiano in agilità mantenendo un sorriso che solo voi saprete essere un principio di emiparesi, lasciargli una settantina di metri di distacco, frenare in scioltezza, spalancare il portone scelto a caso ed urlare nell’androne cercando di controllare il tambureggiare incessante del vostro muscolo cardiaco alle soglie dell’esplosione: “Cara! Sono a casa! Ho finito i miei TRENTACINQUE chilometri di oggi! Scendi pure che ti aspetto”. Dovrete rimarcare bene il trentacinque in modo da farvi sentire dall’umiliato Falsopiano incombente.
Purtroppo siccome la sfiga ci vede benissimo, nel novanta per cento dei casi avrete centrato proprio il portone in cui abita lui che vi passerà dietro di voi con un educato “permesso” e senza un minimo affanno inizierà a salire le scale di corsa fino all’ultimo piano a due a due mentre voi visualizzerete il tunnel con la luce in fondo.
Della giornata ricorderete solo alcune persone vestite di verde che urlano “libera!” ed una forte scossa elettrica al torace.
 
(*) Ogni runner, durante l'allenamento, incontra dei loschi figuri lungo la via. Questa rubrica cerca di elencarli tutti.

sabato 21 giugno 2014

I TEMIBILI INCONTRI DEL RUNNER (*): L’ASSEMBLEA CONDOMINIALE

ETA' MEDIA: Variabile dai 35 ai 50

DESCRIZIONE: Ogni runner, nella sua vita di duro allenamento, ha un terrore intimistico. E’ quella paura atavica, ancestrale che si tramanda di podista in podista dai primi popoli africani che correvano per sfuggire al leone quando non si addormentava (auimmaue’ auimmaue’) ai modernissimi Nike-air-sponsored. E’ l’incontro con l’assemblea condominiale.
L’assemblea condominiale è un crocchio di 5/6 persone che non trovano nient’altro di meglio da fare che fermarsi a discutere dei cazzi loro, come in un’assemblea di condominio, su un marciapiede largo un metro e settanta delimitato da un lato da una ringhiera scolorita in cui le sfogliature di ruggine creano delle lame tipo “Saw l’enigmista” ed una fila di auto e scooter in posteggio stipati come scatole di sardine.
Ulteriore problematica del posizionamento dell’Assemblea Condominiale è che essa si svolge perennemente dietro una curva cieca.
Tu arrivi felice e sereno. Sei ammantato del tuo sudore che ti fa credere di essere adorato dalle folle come Leonida lo fu nel letto dalla sua amata Gorgo dopo un’esercitazione di spada.
Ti lanci intrepido nella curva cieca verso la gloria ma, improvvisamente, non appena lo spazio tra te, le auto posteggiate e la ringhiera lamata diventa invalicabile, ti ritrovi come lo spartano imprigionato senza via di scampo tra le Termopili ed il muro dell’assemblea in piena discussione.
Come ti vedono, i più giovani voltano leggermente lo sguardo verso di te senza muovere alcun muscolo ulteriore. Vogliono farti chiaramente intendere che l’assemblea non ha tempo da perdere. Lasciare spazio ad uno che spreca energie correndo non è contemplato. Gli anziani del gruppo alzano il tono di voce nella discussione apposta per rimarcare la loro presenza inamovibile da quelle coordinate geografiche del globo terracqueo. Uno dei giovani, il più stronzo, sta a braccia conserte appoggiato contro una delle auto in sosta, semidisteso, con le gambe stese incrociate. Indossa puntutissimi stivali da cowboy con l'acme in adamantio, quello di Wolverine degli XMen, che tu non potresti saltare mai senza rischiare profondissime lacerazioni cutanee da sutura alla tibia. Inoltre la sua posizione fa capire che, non appena tentassi un passaggio al salto, lui con estrema noncuranza, cambierebbe verso all’incrocio degli arti inferiori solo per sgambettarti e farti stramazzare in avanti come un ronzino dopato al termine della mille miglia.
 
PROFILO ELETTORALE:  l’Assemblea condominiale è solitamente un melting pot di imbecilli. Il solo fatto che nessuno si degni di spostarsi e liberare la via per pochi secondi dimensiona la quantità totale di neuroni messi in campo dai partecipanti. Non è definibile una connotazione politica perché, chiunque votino, glielo ha suggerito un amico.
 
PUNIZIONE: naturalmente la punizione perfetta per l’assemblea condominiale è quello che i giocatori di Bowling chiamano York Strike ovvero entrare diretto tra l’idiota in posizione 1 e quello in posizione 3 scaraventando, in un tripudio di ipocriti “mi scusi” “opss” “permesso” e spallate sudaticce, gli statici buddha occupanti a destra e sinistra. Naturalmente il podista accorto non deve mai sottovalutare le puntazze cowboy che lo attendono e dovrà quindi mirare con cura l’incrocio di gambe per presentarsi pronto al balzo finale e superare l’odiosa riunione di idioti senza terminare l’assalto con una penosa conclusione faccia a terra.
L’alternativa è una vigliacca frenata, uno sbuffo da incazzato blu, un passaggio tra uno e l’altro (non si sposteranno nemmeno di un millimetro le merde) ed una ripresa della corsa. Tutto sommato, se siete in un momento di stanca, potreste anche trarre giovamento dai pochi secondi di riposo.
 
(*) Ogni runner, durante l'allenamento, incontra dei loschi figuri lungo la via. Questa rubrica cerca di elencarli tutti.

domenica 15 giugno 2014

I TEMIBILI INCONTRI DEL RUNNER (*): LA SIGNORINA GUENDALINA

ETA' MEDIA: 67

DESCRIZIONE: Tutti amano la signorina Guendalina cosi' come i figli adoravano Mrs.Doubtfire. La Signorina e' vedova perche' ha sotterrato il marito anni fa. Probabilmente era un runner che non era riuscito a scavalcare il cordone ombelicane. La inquadri nel tuo collimatore laser di podista ma il programma di autoconservazione della corsa la esclude automaticamente in quanto elemento non nocivo.
ERRORE!
La sottovalutazione della signorina Guendalina e' una distrazione che puo' costare cara al runner in allenamento cardio.
Ella veste tipicamente allegri completi a fiorellini, a ricordo forse della tomba del marito, certamente perfettissima.
RIP.
Ti guarda con aria materna da lontano mentre ti avvicini in tutto il tuo smaltimento di colesterolo e radicali liberi. Ella trotterella in linea retta sulle sue scarpettine ortopediche che ricordano un po' quelle della Brigitta di Paperone tenendo correttamente la sua mano. Lascia ampio spazio di passaggio tra il suo corpacciotto sovrappeso e la recinzione dall’altro lato ad ispirarti fiducia esattamente come il serpente Kaa ammaliava Mowgli nel Libro della Giungla di Kipling prima di mangiarselo.
Tu pensi di passarci tranquillamente. C’è spazio per due. Quindi non riduci la velocità e, anzi, prendi un bel ritmo.
Peccato che il visus della signora Guendalina sia al limite della non vedenza quindi il tuo arrivo le è del tutto ignoto. Anzi.
Negli anni la Signorina Guendalina ha acquisito una particolare sensibilità alle microturbolenze atmosferiche quindi percepisce il seppur minimo spostamento d’aria causato dal tuo arrivo da cinque, sei metri di distanza.
A quel punto la sua reazione immediata di autoconservazione è di scaraventarsi dalla parte opposta ad osservare il panorama che sia il mare cristallino o la striscia d’asfalto del Viale all’ora di punta. L’importante è il suo spostamento che ti rende impossibile il transito in corsa senza centrarla.

PROFILO ELETTORALE:  Non potendo votare per Papa Bergoglio, la Signorina Guendalina vota da anni per il suo surrogato più prossimo, Pierferdinando Casini. 

PUNIZIONE:  il primo pensiero del runner di fronte al cambio di direzione della Signorina Guendalina è di centrarla in pieno senza rallentare ed anzi, predisponendosi leggermente di spalla per spedirla in orbita geostazionaria a ritrasmettere le preghiere di Radio Maria.

Però la signorina fa comunque tenerezza, fattore che causa una inibizione dell’istinto omicida del podista. Solitamente la sua reazione è quindi un improvvisa frenata con stridore di suole ipertecniche sull’asfalto accompagnata da un rigurgitante “M CH CZZ!”, rotazione sul piede perno lato Guendalina e passaggio radente con una carezza sudatosa sulla camicetta svolazzante a fiori. Solo in quel momento la Signorina Guendalina realizza che quella distorsione nella Forza che aveva percepito eri tu lanciato al galoppo ed esclama un “eh, che modi!” per cui in un istante, con tre parole, il tuo istinto di salvaguardia della vecchina svanisce come un ectoplasma di fronte ai Ghostbusters. Per fortuna sei già passato oltre e quindi chiudi il vostro breve ma intenso rapporto con un liberatorio vaffanculo.

(*) Ogni runner, durante l'allenamento, incontra dei loschi figuri lungo la via. Questa rubrica cerca di elencarli tutti.
 

I TEMIBILI INCONTRI DEL RUNNER (*): IL CORDONE OMBELICANE

ETA' MEDIA: 39

DESCRIZIONE: La proprietaria del cordone ombelicane è fondamentalmente una gemella omozigote incompleta il cui fratello si sia perduto pochi giorni dopo la fecondazione. Questa carenza di affetti è la ragione per cui ella procede eternamente legata tramite uno di quegli infernali guinzagli estensibili, il cordone ombelicane appunto, ad un botolo sbavante e zoppicante che sembra un incrocio tra il fantasma verde dei Ghostbusters ed un motorino dopo un frontale con un plinto dell’autostrada, liquidi esausti inclusi.
La signora ha circa quarant’anni, veste immaccolati pantaloni chiarissimi ed attillatissimi in ogni stagione e mentre cammina pensa esclusivamente a messaggiarsi con chissà chi con lo smartphone alla ricerca di un uomo che se la pigli.
Nel mentre, il suo botolo vaga per i cazzi suoi spisciacchiando, sputando bava ma, soprattutto, creando un ostacolo di lunghezza ed altezza variabile con il cordone ombelicane. Solitamente procede nella direzione opposta alla tua ma per quanto la riguarda il resto del pianeta, potrebbe procedere sul ciglio di una portaerei in tempesta nel Mar dei Coralli che per lei sarebbe del tutto indifferente. L’importante è occupare quanto più spazio laterale possibile usando il suo botolo smusato come polo a posizione variabile opposta alla sua.
La signora ha la particolarità di comparire lungo la tua via SEMPRE almeno dopo quaranta minuti di allenamento intenso quando la tua capacità di spiccare un salto in corsa di 20cm di altezza è la stessa di un sottomarino russo classe Akula spiaggiato con tutto l’equipaggio a bordo.
Quando la vedi a distanza cominci a preoccuparti e d’istinto rallenti il passo perché già ti vedi ingambato nel suo infernale guinzaglio retrattile poi allungato in avanti e scartavetrato sul porfido del marciapiede in un tripudio di sangue, madonne volanti e bava di cane.

PROFILO ELETTORALE: ha votato una volta per Forza Italia perché facendo zapping ha sentito Berlusconi fare un commento carino ad una donna. Per il resto non gliene frega niente. L’unico obiettivo è cercare un uomo. Con lo smartphone.

PUNIZIONE:  il sogno di ogni runner, l’obiettivo nascosto nel profondissimo dell’animo podista, è quello di proseguire aumentando la velocità giusto due secondi meno di quella di Husain Bolt il giorno del record del mondo agganciando il cordone ombelicane ad una velocità tale da rialzare l’orrendo botolo dal suo basamento minzionale di almeno due metri con ampio movimento orbitante finpo a farlo rimbalzare sulla faccia dell’inebetita improvvisamente tornata sulla terra. Già ti pregusti il suo telefonino saltellante in mezzo alla strada proprio mentre sta passando l’autobus di linea.

Purtroppo ciò non è possibile primo perché la fisica impedisce la successiva prosecuzione della marcia con le caviglie legate da un nastro di cordura e due pesi morti quindi, sebbene i sogni siano desideri, questo resta tale.

A quel punto il podista ha due sole vie d’uscita. La prima è scendere dal marciapiede dichiarando miseramente sconfitta e rischiando di essere investito dal 315 barrato che sta passando di lì carico di operai al rientro dal turno. La seconda è la più terrificante: tentare il salto dell’ostacolo mobile costituito dal cordone ombelicane.

Il software installato nel cervello del podista, in questo momento, richiama tutte le energie residue, inclusi i due reattori nucleari di emergenza alimentati a barrette Enervit-Zone Diet ingerite appena prima della partenza, figurandosi nella mente un salto volante del guinzaglio tipo primo salto di Brianna Rollins nei 100 ostacoli quando fece il record del mondo nel 2013.

Nella realtà, quando arriverà in prossimità del cordone ombeliacane, eseguirà un patetico balzello preceduto da una serie di ridicoli passetti per prendere il tempo. Praticamente passerà da una velocità di 4’ e 30” al km ad una di 8’ e 20” in pochi metri. Scavalcherà il legame dell’orrendo botolo e ricomincerà a correre cristando bestemmioni da apocalisse contro la malefica biondina.

 (*) Ogni runner, durante l'allenamento, incontra dei loschi figuri lungo la via. Questa rubrica cerca di elencarli tutti.